AIFA presenta Algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa - AIFA presenta Algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa
AIFA presenta Algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa
- È un percorso predefinito realizzato da AIFA in collaborazione con la SIIA a supporto delle decisioni cliniche nel trattamento dell’ipertensione arteriosa.
- Secondo i dati OMS, 16 milioni di italiani di entrambi i sessi soffrono di ipertensione.
- L’ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
- I medicinali per il sistema cardiovascolare sono in Italia la categoria maggiormente consumata (536 DDD ogni 1.000 abitanti die) e a maggior spesa (4.087 milioni di euro, 67,2 euro pro capite) - (Dati OsMed 2014).
- L’algoritmo si propone come strumento per l’appropriatezza prescrittiva nell’ottica di una maggiore efficacia terapeutica e di una migliore allocazione delle risorse disponibili.
- L’algoritmo per l’ipertensione è il terzo algoritmo terapeutico dell’AIFA dopo quelli per la terapia dell’HCV e del Diabete di Tipo 2.
Il Direttore Generale AIFA, Luca Pani: “Con l’algoritmo per l’ipertensione si conferma l’impegno dell’AIFA nel promuovere percorsi terapeutici predefiniti, realizzati in collaborazione con gli specialisti, in grado di indicare il miglior approccio clinico al paziente alla luce delle più recenti evidenze scientifiche. L’appropriatezza prescrittiva, così come l’aderenza del paziente alle prescrizioni del medico, sono infatti requisiti fondamentali per l’efficacia dei trattamenti e il contenimento della spesa sanitaria”.
Il Presidente dell’AIFA, Sergio Pecorelli: “L’algoritmo che oggi presentiamo è un innovativo sistema on line in grado di orientare il medico nella definizione della terapia personalizzata per il trattamento dell’Ipertensione Arteriosa, problema clinico e terapeutico di grande rilevanza in Italia, la cui incidenza aumenta con l’età raggiungendo i livelli più elevati nella popolazione anziana. È pertanto fondamentale intervenire precocemente, modificando gli stili di vita e utilizzando in modo appropriato i farmaci antiipertensivi, in modo da prevenire possibili eventi cardiovascolari e ridurre la spesa sanitaria ad essi correlata”.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha presentato oggi a Roma il nuovo algoritmo sulla terapia antipertensiva realizzato in collaborazione con la Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (SIIA). Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Ipertensione Arteriosa coinvolge ormai 16 milioni di cittadini italiani di entrambi i sessi ed è responsabile di un numero assai rilevante di complicanze cardiovascolari, soprattutto infarto del miocardio e ictus. Proprio nell’ottica della prevenzione e del controllo delle malattie cardiovascolari, l’OMS ha inserito la riduzione del 25% della prevalenza globale dell’ipertensione tra gli obiettivi globali del "Piano globale d’azione per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020", che mira a ridurre del 25% entro il 2025 il numero di morti premature da malattie non trasmissibili.
L’elevata prevalenza dell’ipertensione nella popolazione generale, l’eterogeneità dei pazienti ipertesi a parità di valori pressori e la disponibilità di molteplici strategie antiipertensive rendono necessaria la definizione di una base comune di lavoro che permetta una semplice adozione di soluzioni terapeutiche appropriate, ottimali e sostenibili sulla base di evidenze. La definizione di un algoritmo terapeutico rappresenta il supporto di tale strategia ed è lo strumento potenzialmente efficace per raggiungere, in maniera uniforme, elevati livelli di successo terapeutico nel trattamento del paziente iperteso.
L’AIFA evidenzia che l’applicazione dell’algoritmo mira ad identificare le strategie corrette e appropriate lasciando, tuttavia, le singole scelte attuative al giudizio finale del medico. L’algoritmo inoltre non affronta l’impostazione strategica della terapia antiipertensiva sulla base del profilo di rischio cardiovascolare globale (impostazione delle linee guida) a favore di una scelta basata su discriminanti pragmatiche come valori di pressione, caratteristiche demografiche e cliniche, risposta iniziale alla terapia e controindicazioni assolute.
Pubblicato il: 23 settembre 2015