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L'uso dei farmaci in Italia - Rapporto OsMed 2002

Numero pagine: 140
Data: 15 luglio 2003

Nel 2002 in Italia la spesa farmaceutica territoriale complessiva (pubblica e privata, compresa la classe C e i farmaci da automedicazione) è stata di 17.806 milioni di euro.

Nel 2002 in Italia la spesa farmaceutica territoriale complessiva (pubblica e privata, compresa la classe C e i farmaci da automedicazione) è stata di 17.806 milioni di euro.

La spesa pubblica lorda per i farmaci rimborsabili è stata di 12.644 milioni di euro (+4% rispetto al 2001), mentre quella netta di 11.723 milioni di euro, pari al 66% della spesa farmaceutica territoriale complessiva, con un incremento dell’1% rispetto al 2001. Contribuiscono all’aumento della spesa pubblica lorda le maggiori quantità di farmaci prescritti, espresse in dosi definite die (DDD, +3,4%), e lo spostamento della prescrizione verso formulazioni più costose (effetto mix +3,1%). Nel corso del 2002 i prezzi dei farmaci hanno subito una diminuzione media del 2,2%.

La crescita della spesa farmaceutica territoriale è risultata la più bassa degli ultimi anni grazie ai provvedimenti adottati sia a livello nazionale che regionale. Tra i provvedimenti adottati a livello nazionale hanno influito: la riduzione dei prezzi dei medicinali, la promozione dell’utilizzo dei generici e i provvedimenti relativi al delisting. A livello regionale invece è stata potenziata la distribuzione diretta dei medicinali e in alcune Regioni è stato introdotto il ticket.

A livello regionale, il maggior incremento di spesa pubblica lorda rispetto al 2001 si è registrato per Molise (+11%), Basilicata (+8,5%) e Lombardia (+8,1%). In Campania la spesa lorda è diminuita dell’1,5%. La Sicilia è stata la Regione a più alta spesa lorda pro capite pesata con 273,8 euro.

La modifica della rimborsabilità per i farmaci non coperti da brevetto (pubblicati nella lista di trasparenza ministeriale), entrata in vigore nella seconda metà del 2001, ha determinato una riduzione generalizzata dei prezzi e contemporaneamente si è registrata una riduzione del 7% dei consumi in DDD. Nel 2001 i farmaci generici hanno rappresentato il 15% della spesa lorda SSN. Tale quota, nel 2002, si è ridotta al 12%.

I farmaci soggetti a nota CUF rappresentano il 28,3% della spesa pubblica lorda e il 14,7% delle DDD totali. I farmaci soggetti alle note 1, 13, 66, 55 e 12 coprono i due terzi della spesa per questa categoria.

I farmaci per l’apparato cardiovascolare sono quelli maggiormente prescritti: essi rappresentano infatti il 44,9% del volume totale delle prescrizioni (+5,7% rispetto al 2001) e il 32,3% della spesa pubblica lorda (+8,2% rispetto al 2001). Il maggior incremento della prescrizione interessa i farmaci del sistema nervoso centrale (+13,4%) e degli organi emopoietici (+10,3%), mentre quelli del sistema respiratorio e i dermatologici registrano una diminuzione rispettivamente dell’8,9% e del 19,6%. La prescrizione di antibiotici è rimasta pressoché invariata (-0,9%).


Pubblicato il: 14 luglio 2003

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