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Spesa e consumo di farmaci: differenze regionali nel Rapporto OsMed - Spesa e consumo di farmaci: differenze regionali nel Rapporto OsMed

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Spesa e consumo di farmaci: differenze regionali nel Rapporto OsMed

Il Rapporto realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali dell’AIFA (OsMed), presentato il 5 luglio, ha fotografato un’ampia variabilità regionale nei consumi e nella spesa farmaceutica territoriale.
La spesa, a fronte di una media nazionale di 204,3 euro pro capite, oscilla da un valore massimo di 258 euro pro capite registrato nella regione Sicilia ad un valore minimo di 149 euro della Provincia Autonoma di Bolzano. È importante sottolineare che in questa analisi non si tiene conto dell’effetto della distribuzione diretta e per conto (la distribuzione diretta è intesa come la dispensazione, per il tramite delle strutture sanitarie, di medicinali ad assistiti in dimissione da ricovero ospedaliero o a seguito di visite specialistiche; questa distribuzione può avvenire anche attraverso specifici accordi con le farmacie territoriali, pubbliche e private e in tal caso si tratterà di distribuzione per conto).

Per quanto concerne il consumo, il valore massimo è stato registrato nella Regione Sicilia con 1086,2 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti (DDD/1000 ab die) contro il valore più basso di 729,1 dosi registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano. Il consumo è in aumento in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Abruzzo, Campania e Puglia. Gli incrementi più elevati rispetto al 2010 si registrano in Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano (+3,1%) e nella Provincia Autonoma di Trento (+2,7%).
Si assiste ad una riduzione della spesa in tutte le regioni, con le maggiori riduzioni nelle Regioni Calabria (-13,1%) e Puglia (-8,8%). Tuttavia la combinazione dei fattori che ha contribuito alla riduzione della spesa sembra non essere omogenea sul territorio nazionale: mentre in Calabria la riduzione di spesa è stata principalmente causata da uno spostamento delle prescrizioni verso specialità meno costose (effetto mix -8,5%) e da una riduzione dei prezzi (-5,5%), nella regione Puglia sono state determinanti la riduzione di prezzo (-6,6%) e dei consumi (-2,4%); in Campania, in cui è stato osservato il più elevato spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix +4,0%) la riduzione della spesa è stata determinata principalmente dalla diminuzione dei prezzi (-5,2%) e dei consumi (-3,7%).

Analogamente agli anni precedenti, sono emerse differenze regionali nel ricorso alle specifiche categorie terapeutiche; tali differenze non sono sempre spiegabili da evidenze epidemiologiche.
Relativamente ai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo si osserva una marcata variabilità tra le regioni sia in termini di prescrizione sia di spesa; per quanto concerne i consumi, i valori minimi sono stati registrati nella Provincia Autonoma di Bolzano (86,7 DDD/1000 abitanti die) e i più elevati in Sicilia (212,6 DDD/1000 abitanti die). La spesa oscilla da un valore pro capite di 21,2 euro della P.A. di Bolzano ad un valore massimo della Regione Sicilia di 49,6 euro.
Per quanto concerne i farmaci per l’apparato cardiovascolare la spesa oscilla dai 52,5 euro pro capite della Provincia Autonoma di Bolzano, agli 83,7 euro pro capite della Calabria. Per le quantità prescritte (media nazionale: 453,7 DDD/1000 abitanti die) si passa dalle 336,3 DDD/1000 abitanti die della Provincia Autonoma di Bolzano alle 525,7 della Regione Umbria. In tutte le Regioni si osserva un calo nella spesa mentre la prescrizione aumenta; fanno eccezione la Val d’Aosta, la Liguria, l’Abruzzo, la Campania e la Puglia dove si osserva una modesta diminuzione delle quantità prescritte.

Anche per quanto riguarda il consumo e la spesa dei farmaci antimicrobici generali per uso sistemico si continua ad assistere ad un’ampia variabilità regionale; la minor spesa pro capite si osserva nella Provincia Autonoma di Bolzano con 8,4 euro, mentre la maggiore è in Campania con 27,7 euro. La Regione con il più elevato numero di DDD prescritte, in diminuzione rispetto al 2011, continua ad essere la Campania con 33,5 DDD/1000 abitanti die, mentre quella con il dato più basso è la Provincia Autonoma di Bolzano con 13,6 DDD, valore stabile da almeno due anni.

I farmaci dell’apparato muscolo scheletrico mostrano un’ampia variabilità regionale sia in termini di prescrizione (da 28,8 DDD/1000 abitanti die della Lombardia a 66,1 della Puglia) che di spesa (dai 6,0 euro pro capite della Provincia Autonoma di Trento ai 14,3 euro pro capite della Sicilia). In particolare per quanto riguarda i FANS, a fronte di un consumo nazionale di 24,2 DDD/1000 ab die, si osserva il valore massimo nella Regione Puglia con 41,2 DDD/1000 ab die prescritte e il valore minimo, pari a 13 DDD/1000 ab die, nella Regione Lombardia.

Leggi il rapporto OsMed completo


Pubblicato il: 12 luglio 2012

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