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“La Depressione della porta accanto”: domani la Giornata europea della Depressione - “La Depressione della porta accanto”: domani la Giornata europea della Depressione

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“La Depressione della porta accanto”: domani la Giornata europea della Depressione

Si celebra domani, in Italia e in altri Stati, la Giornata europea della Depressione (“European Depression Day”), che consiste in una serie di iniziative volte a informare la popolazione generale sulle malattie depressive e dell’umore. L’evento, giunto in Italia alla sua dodicesima edizione, è coordinato nel nostro Paese dall’associazione “EDA Italia Onlus” e ha come tema portante di quest’anno “La Depressione della porta accanto”. Tale patologia in Europa colpisce 30 milioni di persone, con esordio frequentemente in età giovanile.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che 350 milioni di persone di tutte le età soffrono di Depressione, disturbo che rappresenta la principale causa di disabilità in tutto il mondo e che risulta essere in aumento, sebbene sia sottostimato. Analogamente ad altre malattie legate al cervello, il tempo intercorrente tra l’esordio dei sintomi e la diagnosi è, infatti, ancora troppo lungo, poiché i malati spesso hanno difficoltà ad ammettere di avere un disturbo cerebrale, a riconoscere i sintomi e dunque a rivolgersi con tempestività al medico di base o a uno specialista. Un ruolo importante in tal senso è riconducibile a forme di stigma sociale che tutt’oggi riguardano le malattie mentali, un gruppo di disturbi molto ampio e vario, che causa numerosi costi, diretti ed indiretti, non solo in termini economici, ma anche in termini di fragilità fisica, emotiva e sociale. Altra questione delicata è rappresentata dal fatto che tra chi è affetto da depressione si registra un basso livello di aderenza alla terapia prescritta, il che implica che i pazienti non traggono tutto il beneficio possibile dai farmaci che assumono. Diversi studi osservazionali, condotti anche sul territorio italiano, hanno dimostrato che la quota di pazienti che assume antidepressivi in modo continuativo e appropriato è appena il 20%, mentre circa il 50% sospende il trattamento nei primi 3 mesi di terapia e oltre il 70% nei primi 6 mesi (L’uso dei farmaci in Italia - Rapporto OsMed 2014). Questo comporta una ridotta efficacia del trattamento farmacologico con conseguente aumento di complicanze nella popolazione esposta, nonché un aggravio di spesa per il Servizio Sanitario Nazionale. Le quote maggiori di pazienti non trattati farmacologicamente, secondo i dati epidemiologici provenienti dalla Medicina Generale, sono localizzate al Sud Italia, nella popolazione maschile e tra i pazienti più giovani.

Come già ricordato in occasione della recente Giornata Mondiale della Salute Mentale 2015, una delle principali sfide per la sanità pubblica e per le Agenzie regolatorie è costituita oggi dalla necessità di garantire alle persone con disagi psichici la possibilità di vivere con dignità, anche attraverso azioni che puntino a contrastare i disturbi mentali e migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Per approfondire, consulta:

  • Il Flyer dell’OMS sulla depressione


Published on: 16 October 2015

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