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Edoxaban vs Warfarin per il trattamento della tromboembolia venosa sintomatica - Edoxaban vs Warfarin per il trattamento della tromboembolia venosa sintomatica
Edoxaban vs Warfarin per il trattamento della tromboembolia venosa sintomatica
La tromboembolia venosa (Tev) è la terza malattia cardiovascolare più diffusa dopo infarto miocardico e ictus, che colpisce almeno 700.000 persone ogni anno in Nord America.
I dati di fase III, di uno studio recentemente pubblicato su “The New England Journal of Medicine”, promuovono l'efficacia e la sicurezza di edoxaban, un anticoagulante orale di ultima generazione che agisce come inibitore diretto del fattore X della coagulazione.
Rispetto alla terapia standard con warfarin (dopo eparina iniziale) - che costringe il paziente a un rigoroso e continuo monitoraggio e interferisce con una lunga lista di cibi e farmaci, con il rischio di effetti collaterali - edoxaban (somministrato una volta al giorno dopo eparina iniziale )ha dimostrato efficacia non inferiore e signficativamente più sicuro (-20% di sanguinamenti con dati particolarmente positivi sulle emorragie intracraniche, le più letali). In un ambio spettro di pazienti, con tromboembolismo venoso, inclusi quelli con embolia polmonare grave e disfunzione del ventricolo destro, edoxaban è stato più efficace del warfarin, dimezzando l'incidenza di ricadute (-48%).
Il trial, randomizzato in doppio cieco, ha coinvolto 8.292 pazienti, reclutati in 439 centri clinici di 37 Paesi. I partecipanti sono stati trattati per un periodo compreso fra 3 e 12 mesi, con warfarin o edoxaban (dopo un iniziale trattamento di almeno 5 giorni con ). Edoxaban è stato somministrato alla dose di 60 milligrammi al giorno (30 mg nei pazienti con condizioni che avrebbero reso rischioso il dosaggio pieno), e tutti gli arruolati sono stati seguiti per un anno.
Leggi l’articolo completo su NEJM
Published on: 11 September 2013