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Scoperto un nuovo meccanismo di azione dell’aspirina
Dopo oltre 100 anni, l’aspirina non cessa di stupirci per le sue qualità. Uno studio pubblicato sulla rivista “Science” ha dimostrato che alte concentrazioni di salicilato (sale sodico dell’acido acetilsalicilico) attivano la proteina AMPK (AMP-activated protein chinasi), che gioca un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo e nella crescita cellulare.
La sua attivazione sembra avere effetti positivi in diverse patologie, quali tumori e diabete. L’acido acetilsalicilico, principio attivo dell’aspirina, entra nell’organismo e si dissocia a dare il salicilato, in grado di inibire in maniera irreversibile la ciclossigenasi, enzima coinvolto nella sintesi delle prostaglandine, responsabili di numerosi fenomeni biologici. “Anche se sono necessari ulteriori studi”, spiegano gli autori, “i nostri risultati sollevano la possibilità che alcuni benefici dell’aspirina, come la protezione contro il cancro, potrebbero essere mediati da AMPK”. Questi risultati sono importanti perché sono alla base di un ampio studio clinico, attualmente in corso, sul salsalato (un derivato dell’aspirina), che intende dimostrare se il farmaco può prevenire il diabete di tipo 2.
L’aspirina viene largamente utilizzata come analgesico, antipiretico e antinfiammatorio per combattere l’influenza e il raffreddore, e a bassi dosaggi viene somministrata, da solo o in combinazione con altri farmaci, per la sua funzione antiaggregante piastrinica.
Published on: 24 May 2012