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Studio CDC su terapie per l’ADHD. L’AIFA intanto, chiusa la consultazione pubblica del concept paper, valuta i commenti ricevuti per predisporre un position paper sull’argomento - Studio CDC su terapie per l’ADHD. L’AIFA intanto, chiusa la consultazione pubblica del concept paper, valuta i commenti ricevuti per predisporre un position paper sull’argomento

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Studio CDC su terapie per l’ADHD. L’AIFA intanto, chiusa la consultazione pubblica del concept paper, valuta i commenti ricevuti per predisporre un position paper sull’argomento

Uno studio nazionale condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sull’uso delle terapie comportamentali, dei farmaci e degli integratori alimentari nei bambini con Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) fornisce un'istantanea di come l'ADHD è stato trattato negli Stati Uniti nel biennio 2009-10, poco prima del rilascio delle linee guida cliniche 2011 dell’American Academy of Pediatrics (AAP).

L’ADHD è una patologia neuropsichiatrica con esordio in età evolutiva caratterizzata, dal punto di vista sintomatologico, dalla triade disattenzione, impulsività e iperattività motoria. Si distinguono tre presentazioni cliniche: con disattenzione predominante; con iperattività predominante e una forma combinata. L’eziologia dell’ADHD è multifattoriale e include fattori genetici e ambientali la cui interazione contribuisce alla genesi del disturbo.

Le problematiche riguardanti il trattamento farmacologico del Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) sono da tempo entrate nell’agenda operativa dell’AIFA. L’Agenzia ha pubblicato a novembre 2014 un Concept Paper “Gestione farmacologica del Disturbo da Deficit Attentivo con iperattività (ADHD)” e condotto una consultazione pubblica che si è chiusa il 9 marzo di quest’anno. Sono in corso di valutazione i commenti ricevuti e seguirà l’adozione di un Position Paper, ovvero di una posizione ufficiale dell’AIFA sull’argomento.

Lo studio dei CDC ("Trattamento dell'ADHD nei bambini con bisogni di assistenza sanitaria speciale"), pubblicato su The Journal of Pediatrics, è il primo studio nazionale sull’uso delle terapie comportamentali, dei farmaci e degli integratori alimentari per il trattamento dell’ADHD nei bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni e rivela che meno di metà dei bambini con ADHD ricevevano terapia comportamentale nel 2009-10.

Tra i bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni, circa 4 bambini con ADHD su 10 sono stati trattati solo con farmaci, 1 su 10 ha ricevuto solo la terapia comportamentale, 3 su 10 sono stati trattati sia con farmaci sia con la terapia comportamentale, e 1 su 10 non ha ricevuto né farmaci né terapia comportamentale. Complessivamente, circa 1 bambino su 10 ha assunto integratori alimentari per l'ADHD.

I dati mostrano che 1 bambino di età prescolare (4-5 anni) con ADHD su 2 ha ricevuto la terapia comportamentale e circa 1 su 2 ha assunto farmaci per l'ADHD. Quasi 1 bambino in età prescolare su 4 è stato trattato soltanto farmacologicamente. Tra i bambini con ADHD di età compresa tra i 6 e i 17 anni, meno di 1 su 3 ha ricevuto sia i farmaci sia la terapia comportamentale.

"Non sappiamo quali siano gli effetti a lungo termine di farmaci psicotropi sui cervelli e sugli organismi in via di sviluppo di bambini piccoli. Quello che sappiamo è che la terapia comportamentale è sicura e può avere effetti positivi a lungo termine su come un bambino con ADHD si relaziona a casa, a scuola e con gli amici – afferma Ileana Arias Principal Deputy Director dei CDC – Poiché la terapia comportamentale è il trattamento dell’ADHD più sicuro per i bambini sotto i 6 anni, dovrebbe essere il trattamento di prima linea per quei bambini, prima dei farmaci."

Nel 2011, l’AAP ha pubblicato le linee guida per il trattamento dell’ADHD che raccomandano la sola terapia comportamentale per il trattamento di bambini in età prescolare e la combinazione di farmaci e terapia comportamentale per i bambini con ADHD di età compresa tra i 6 e i 17 anni.

"Le decisioni terapeutiche per l'ADHD nei bambini possono essere complesse. I genitori, gli operatori sanitari, gli psicologi e gli educatori possono lavorare insieme per assicurare ai bambini il miglior trattamento disponibile – afferma Susanna Visser, epidemiologo del “Centro Nazionale dei CDC sui difetti di nascita e le disabilità dello sviluppo – La buona notizia è che ora abbiamo linee guida cliniche forti per sostenere i più di 5 milioni di bambini che vivono con l’ADHD."

Lo studio dei CDC mostra una significativa variabilità da stato a stato nel tipo di trattamento utilizzato nei bambini tra i 4 e i 17 anni di età. In media, gli Stati con maggiori tassi di terapia comportamentale avevano tassi più bassi di trattamento farmacologico e viceversa. I tassi di trattamento farmacologico tra i bambini con ADHD variavano da un minimo del 57% in California a un massimo del 88% nel Michigan. I tassi di terapia comportamentale tra i bambini con ADHD variavano da un minimo del 33% nel Tennessee al 61% nelle Hawaii. Questa analisi è basata sui dati riportati dai genitori nel National Survey of Children with Special Health Care Needs 2009-2010.


Published on: 23 April 2015

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