Iniziative AIFA su Farmaci e Genere. Grande apprezzamento espresso oggi al Direttore Generale Guido Rasi alla presentazione del volume “Farmacologia di genere” - Iniziative AIFA su Farmaci e Genere. Grande apprezzamento espresso oggi al Direttore Generale Guido Rasi alla presentazione del volume “Farmacologia di genere”
Iniziative AIFA su Farmaci e Genere. Grande apprezzamento espresso oggi al Direttore Generale Guido Rasi alla presentazione del volume “Farmacologia di genere”
Il Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Prof. Guido Rasi è intervenuto oggi nella sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, alla presentazione del volume “Farmacologia di genere”, che vede tra i suoi autori la Dott.ssa Simona Montilla, ricercatrice del Centro Studi dell’Aifa, insieme alla Prof.ssa Flavia Franconi, responsabile del gruppo Farmacologia di Genere S.I.F. e al Dott. Stefano Vella, Direttore Dipartimento del Farmaco ISS.
L’intervento del Prof. Rasi è stato preceduto da ampie manifestazioni di apprezzamento nei confronti dell’Aifa espresse dai partecipanti all’incontro. In particolare, la Senatrice Laura Bianconi, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha espresso plauso per la volontà e l’impegno profusi dall’Aifa e dal suo Direttore Generale su una tematica così importante come quella legata al genere. La Prof.ssa Flavia Franconi ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dall’Agenzia, in prima istanza nell’aver preso coscienza della necessità di affrontare questo tema e poi per aver portato l’approccio di genere nell’attività regolatoria. È stato poi evidenziato il ruolo di stimolo svolto in questo modo dall’Aifa anche nei confronti dell’Agenzia Europea dei Medicinali, che ancora non ha attivato gruppi di lavoro dedicati. La Prof.ssa Franconi ha poi ricordato come l’impegno dell’Aifa su farmaci e genere sia testimoniato anche dall’inserimento di questa tematica come elemento qualificante per i progetti afferenti agli accordi di programma.
Il Prof. Rasi, a cui sono state affidate le conclusioni, nel suo intervento ha sottolineato come “l’approccio di genere costituisca un valore aggiunto non soltanto di tipo culturale, ma anche per la salute pubblica, soprattutto per i riflessi concreti che può comportare per il Servizio Sanitario Nazionale in tema di appropriatezza delle cure”. “Con l’istituzione del Gruppo di lavoro su farmaci e genere – continua il Prof. Rasi - l’Aifa completa un percorso culturale importante: superato ormai il concetto del farmaco blockbuster, uguale e unico per tutti, la strada da seguire è quella della medicina personalizzata e dei farmaci mirati per ciascun specifico paziente. È anche per questo che sono già stati istituiti in Aifa i Gruppi di lavoro su farmaci e pediatria e su farmaci in età geriatrica, e stiamo lavorando ad un progetto su farmaci e gravidanza, altro tema fino ad oggi mai indagato a fondo nella sua specificità. Nella consapevolezza che in Italia solo il 20% degli studi condotti hanno coinvolto anche le donne, riteniamo che sia necessario, da una parte incentivare la ricerca clinica di genere, dall’altra puntare su studi post marketing mirati, che possano rientrare sia nelle ricerche finanziate dall’Aifa sia nella Farmacovigilanza attiva. Ciò consentirebbe di recuperare, nella fase successiva all’immissione in commercio dei nuovi farmaci, le informazioni mancanti nella fase clinica ed ottimizzare così la resa delle terapie. Proprio in questo consiste l’Health Technology Assessment, attività che pone l’Aifa quale leader in Europa”.
La Dott.ssa Simona Montilla, coautrice del libro e segreteria scientifica del gruppo di lavoro su farmaci e genere, non potendo essere presente all’incontro, in un suo messaggio ha sottolineato come “La medicina di genere è stata tralasciata in Italia, analogamente al resto d’Europa. Le strategie di promozione, programmazione e tutela della salute dovrebbero oggi essere affrontate attraverso un approccio multidisciplinare volto a colmare il gap di informazioni accumulato nel tempo: gli approcci terapeutici e la loro efficacia andrebbero misurati distintamente per la donna e per l’uomo”.
Pubblicato il: 05 aprile 2011