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Secondo uno studio il paracetamolo potrebbe non essere di aiuto contro la lombalgia acuta

Nonostante il suo uso sia molto comune, il paracetamolo potrebbe non essere utile nel trattare il mal di schiena, secondo un nuovo studio australiano, pubblicato sulla rivista The Lancet.
I ricercatori hanno concluso che l’efficacia del farmaco non è stata superiore al placebo per più di 1.600 persone affette da lombalgia acuta.

Oltre a non evidenziare alcun effetto nell’alleviare il disagio, lo studio ha anche concluso che il farmaco non è stato di aiuto nel migliorare i problemi per il sonno legati al mal di schiena, né ha migliorato la qualità complessiva della vita dei pazienti.

Il team di ricerca ha comunicato che i risultati sollevano dei dubbi rispetto all’indicazione del paracetamolo come trattamento di prima scelta per questa forma comune di mal di schiena.
Il farmaco "potrebbe non essere di primaria importanza nella gestione della lombalgia acuta," secondo il Dott. Christopher Williams del George Institute for Global Health dell'Università di Sydney in Australia.
Lo studio ha coinvolto più di 1.650 persone, con una media di età pari a 45 anni. Tutti i soggetti avevano sofferto mal di schiena e sono stati trattati in 235 diverse strutture di assistenza primaria nella città di Sydney. A ogni paziente sono state assegnate in modo casuale tre dosi di paracetamolo al giorno (per un totale di 3.990 milligrammi) per un massimo di quattro settimane, o una pillola placebo.
I ricercatori hanno sottolineato che la dose massima giornaliera del farmaco è di 4.000 milligrammi (mg).

Tutti i pazienti hanno ricevuto come follow-up "rassicurazione e consigli" da un medico per tre mesi.

Secondo lo studio, non vi erano differenze nella quantità di tempo impiegato dai pazienti coinvolti nello studio per sentirsi meglio. Il tempo medio di recupero per coloro che hanno assunto il paracetamolo è stato di 17 giorni, rispetto a 16 giorni per i pazienti nel gruppo placebo.

Il farmaco inoltre, hanno sostenuto i ricercatori, non sembrava avere alcun effetto sul livello di dolore dei pazienti rispetto al gruppo del placebo. Il paracetamolo, inoltre, non ha migliorato il livello di disabilità dei pazienti, la qualità del sonno o la qualità della vita. Un numero pari di pazienti in entrambi i gruppi ha sperimentato problemi di salute, secondo le conclusioni dello studio.
I ricercatori hanno suggerito che le “rassicurazioni e i consigli” ricevuti dai pazienti  durante lo studio - qualcosa che non si riceve nel "mondo reale" – potrebbero aver avuto un effetto più significativo sul loro mal di schiena rispetto al farmaco.

"Sarebbe interessante vedere se consigli e rassicurazioni [come previsto nella nostra prova] potrebbero essere più efficaci di strategie farmacologiche per gli episodi acuti di mal di schiena", ha dichiarato Williams.
Da notare che lo studio è stato finanziato dal National Health and Medical Research Council of Australia e dalla casa farmaceutica GlaxoSmithKline Australia.

Leggi l’abstract dello studio
Scarica l’intervista al Prof. Williams pubblicata su The Lancet


Pubblicato il: 25 luglio 2014

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